Da sempre amante delle top ten/five/three e chi più ne ha più ne metta, il sottoscritto non poteva accettare che non ve ne fosse una proprio sul suo blog. E allora: la top ten dei Momenti Videogioco è una di quelle classifiche particolari, in cui uno deve tornare indietro nel tempo e ripescare dalla propria memoria tutti quei momenti che, per un motivo o per l'altro, hanno reso unica ed indescrivibile la sua carriera videoludica.
Perché se alla fine si vuole per forza classificare il videogioco, averne una visuale d'insieme che accontenti utenti Wii (no, quello è impossibile, perché quelli non sono giocatori) e hardcore gamers, io ho sempre ritenuto che un'unica definizione fosse quella adatta: un'opera d'intrattenimento che ti permette di disincarnarti, di entrare in membra altrui che ti permettano di vivere avventure uniche, di provare emozioni che ai comuni mortali saranno sempre sconosciute.
Perché se alla fine si vuole per forza classificare il videogioco, averne una visuale d'insieme che accontenti utenti Wii (no, quello è impossibile, perché quelli non sono giocatori) e hardcore gamers, io ho sempre ritenuto che un'unica definizione fosse quella adatta: un'opera d'intrattenimento che ti permette di disincarnarti, di entrare in membra altrui che ti permettano di vivere avventure uniche, di provare emozioni che ai comuni mortali saranno sempre sconosciute.
E allora, dopo questo logorroico incipit, ecco qua: i miei dieci Momenti Videogioco.
X - Fahrenheit, e l'amore ai tempi dei treni
Perchè, quando arrivi agli ultimi momenti di Fahrenheit, capisci che succederà qualcosa di grosso. Anzi, che è già successo, visto che la storia prende una piega da telenovela sugli alieni a cui sicuramente i tizi di Atari non puntavano, ma ti accorgi anche di come abbiano sapientemente costruito l'atmosfera, i legami tra i vari personaggi, per far risaltare questo momento qua. Un momento in cui due poligoni si sfregano tra loro senza alcuna censura, ma che ha tutto un altro significato per chi si è giocato completamente questo Capolavoro. Spinto.
IX - Republic Commando "Mantenete la posizione!"
IX - Republic Commando "Mantenete la posizione!"
Perché coi titoli di Star Wars tutti hanno sempre da rompere: ma se non ci sono le spade laser e i duelli ultra-fighi non è un bel gioco di Star Wars, e se c'è la trama non è bella perché non ci sono praticamente mai prostitute e blablabla. E invece Republic Commando è forse il miglior gioco di Star Wars che abbia mai giocato, malgrado in esso non si veda (scandalo!) MAI una spada laser. E il momento videogioco te lo sa regalare grazie al senso di cameratismo che i brillanti dialoghi sviluppati dai ragazzi di LucasArts ti fanno provare, specie quando sei lì in quella posizione dove ci sta praticamente una bandiera con su scritto "Sparare qui" e il tuo tecnico deve hackerare tre terminali ed impiega un minuto e mezzo l'uno e i droidi stanno arrivando a valanga e ragazzi non ho più munizioni e basta. Bestemmiatorio.
VIII - Kingdom Hearts, alla fine di tutto
Perché (mega-uber-ciccio-spoiler) quando sei finalmente alla fine, quando hai battuto CINQUE volte Ansem (o il suo nessuno, o l'heartless di suo cugino, ma vaffanculo Nomura), ti ritrovi pure costretto a mollare il tuo migliore amico dall'altra parte della porta della Luce. Che però racchiude l'Oscurità. E lui ovviamente se ne sta dall'altra parte. E te lo guardi. E lui ti guarda e ti fa "Prenditi cura di lei". E io là, ormai dieci anni fa, mi sono messo a piangere. Cioè, magone, ma non è che abbia proprio pianto come un disperato, insomma. Isterico.
VII - Zone of the Enders: the 2nd Runner "Moooooooove!"
VII - Zone of the Enders: the 2nd Runner "Moooooooove!"
Perchè da un gioco fatto da Hideo Kojima ti aspetti tutto meno che sia un action con robottoni uber-cool che in un paio d'anni riesca a fare quello che i suoi baldi compari Mobile Suit non sono riusciti a fare in trent'anni di storia videoludica. Perché ZoE 2 regala emozioni a secchiate, forti come se quelle fossero piene d'acqua gelida, con momenti di pura epicità: uno su tutti, il guidare quaranta mech alleati verso l'inferno, mentre 1200 nemici si avvicinano per rovinarti la giornata. E i numeri sono veri. Apocalittico.
VI - Metal Gear Solid, Morte di un Lupo
VI - Metal Gear Solid, Morte di un Lupo
Perché quando (GIGA SPOILER) Sniper Wolf muore, attacca QUELLA musichetta. Quella che non sai spiegarla ma ti fa venire il magone. Poi c'è Otacon che si mette a piangere, e insomma il tipo ti sta pure simpatico con tutto quello che ti ha aiutato ed ha passato. E poi c'è lei, la curda che ti implora d'ucciderla. E poi c'è lui, Solid Snake, che malgrado sia fatto con 3 poligoni in croce risulta molto più espressivo di tanti suoi cloni più moderni. Merito anche dell'ingiustamente odiato doppiaggio italiano. Delirante.
V - Shadow of the Colossus, Valus
V - Shadow of the Colossus, Valus
Valus è il primo colosso che si deve abbattere in Shadow of the Colossus, ed è, in assoluto, uno dei momenti se non IL momento più emozionante del gioco. Merito anche dell'epica colonna sonora che ci sta di sottofondo e dell'originalità che bisogna inventarsi per batterlo. Leggendario.
IV - Prince of Persia: The Sands of Time, Farah's Fall
IV - Prince of Persia: The Sands of Time, Farah's Fall
8 ore e 45 minuti di gioco, questo il tempo segnato al mio primo giro su PoP. Eppure, in quelle 9 ore, mi ero innamorato della copia di protagonisti del gioco. Una scrittura dei dialoghi brillante come poche altre, quella di PoP metteva in campo temi come la fiducia, l'onestà, l'amore, e lo faceva con una disinvoltura invidiabile, costante nel creare un rapporto via via più profondo tra Principe e Principessa. Tanto che alla fine, quando (SPOILER) lei cade ci resta cadendo da altezza considerevole, lui sacrifica i suoi sentimenti per salvarla. Chi ha giocato capirà. Lacrime di coccodrillo.
III - Final Fantasy X, Auron's Grand Finale
III - Final Fantasy X, Auron's Grand Finale
E qui spoilero a ruota libera. Auron, il personaggio più carismatico e profondo da almeno vent'anni di fantasy, non è Auron. O meglio, è Auron morto, ma non trapassato. Che cavalca Sin per tornare mille anni nel passato. E quando te lo spiega, un nanosecondo prima di dover sacrificare un compagno per ottenere l'Evocazione Suprema, gli dici "Ah sì?". Poi però, quando, morto Sin, Yuna comincia a trapassare le anime perché trovino la pace, Auron comincia a svanire. Segue scena allo slow motion in cui passa tra i membri del gruppo e li saluta un pò tutti, per poi voltarsi, spada sulla spalla, a dire parole di fuoco che rimarranno impresse nella memoria di chiunque abbia portato a termine questo epico "gioco". Glorioso.
II - Metal Gear Solid 4, Corridoio a microonde
II - Metal Gear Solid 4, Corridoio a microonde
Perchè un paragrafo per lui, Solid Snake, doveva averlo qui. E allora via, attraverso un corridoio a microonde che sembra interminabile, in cui il nostro può arrancare solo se premiamo spasmodicamente triangolo per almeno quattro minuti, in cui vediamo tuta e pelle del nostro che si sciolgono, in cui i suoi muscoli si squarciano. In cui possiamo vedere come i nostri alleati non siano messi meglio, impegnati a darci il tempo per raggiungere la fine di un tunnel che sembra davvero non averne una. In cui, il nostro martellare triangolo, rappresenta la volontà di un uomo prossimo alla fine, alla morte. E allora forza, finiamo questa, e tutti a casa Snake. Pelle d'Ocoso.
I - Red Dead Redemption, L'ultimo nemico che sarà distrutto
I - Red Dead Redemption, L'ultimo nemico che sarà distrutto
Un finale mai così ingiusto, e mai così giusto. La conclusione di un'epopea che vive di alti bassi, ma che si costruisce sul suo incredibile finale. Perché dopo aver passato TANTA cacca, uno si aspetta per davvero che John Marston rispetti i canoni della felicità del sogno americano e galeotto di redenzione e pace, ma sa, nel suo profondo, che non può essere così. Dicotomico tra Bene e Male.
bella compilation di giochi, molto interessanti
RispondiElimina1 e 2 epici :)
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